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giovedì 30 ottobre 2008

Zooppa: pubblicità in stile 2.0


Da un'idea vincente dell'imprenditore Riccardo Donadon è nata Zooppa.com, piattaforma che rivoluziona il modo di fare pubblicità sul web.
Essa offre a tutti i creativi la possibilità di realizzare video e spot pubblicitari e ricevere premi in denaro, partecipando ai contest che le aziende lanciano sul sito per ottenere le migliori pubblicità virali. Per iscriversi ai concorsi è sufficiente entrare nel sito http://it.zooppa.com/ e creare un account personale. A questo punto ogni utente potrà decidere a quale competizione prendere parte in base ai propri interessi e le proprie capacità tecniche e artistiche.

User generated Advertising. Zooppa collabora con diverse aziende nazionali e internazionali, interessate a sponsorizzare i loro marchi attraverso le gare che periodicamente vengono organizzate sul sito. A seconda delle indicazioni fornite dalle aziende committenti, gli utenti sono invitati a creare pubblicità per marchi o prodotti delle aziende in questione. Gli utenti registrati possono partecipare con diversi tipi di contributi: scrivere un'idea o una breve sceneggiatura per una potenziale pubblicità, realizzare delle pagine grafiche con il logo dell'azienda e un pay off, produrre un'animazione o girare un video vero e proprio.

Parola d'ordine: partecipare!. Per ogni società con cui Zooppa stipula un accordo commerciale, viene bandita una nuova gara per gli utenti, che sono anche incoraggiati a collaborare tra loro, attraverso un meccanismo di incentivi appositamente pensato. È previsto infatti un premio specifico denominato Team Bonus che ricompensa chi ha realizzato un video utilizzando l'idea di un altro utente, premiando in modo proporzionale sia l'autore che il videomaker.

Una volta che gli utenti hanno caricato i loro contributi, sta alla community decretare i vincitori di ogni gara. Gli utenti registrati, dunque, votano e, sulla base delle loro preferenze, Zooppa assegna loro premi in denaro.
Zooppa è dunque un nuovo modello di pubblicità fondata su Internet e sulla sua capacità di mettere in relazione persone da ogni parte del mondo.

Dentro e fuori la rete. Zooppa rappresenta un'opportunità davvero ghiotta per farsi conoscere e diffondere il proprio talento artistico anche perchè svolge il ruolo di interlocutore con le aziende committenti. Laddove, infatti, le aziende che sponsorizzano le gare vogliano utilizzare i materiali postati sul sito per sfruttarli come campagne pubblicitarie su altri mezzi, Zooppa funge da intermediario tra gli autori dei contenuti e le aziende stesse. Così facendo, Zooppa assicura un range di prezzo da un valore minimo a uno massimo, all'interno del quale far incontrare gli interessi degli utenti e delle aziende.

Pregi e difetti. Due le note di merito del progetto: la prima è che si tratta di un esperimento tutto italiano, anche se di chiara impronta USA, la seconda il basso costo e i tempi relativamente brevi che occorrono per pubblicizzare un marchio aziendale.
Tra i difetti invece possiamo citare la scarsa propensione delle gerarchie aziendali ad affidarsi a idee provenienti dall'esterno (che in linea teorica non danno sufficienti garanzie di qualità e professionalità). Tuttavia sembra che piano piano Zooppa si stia guadagnando la fiducia di tutti gli addetti ai lavori, tanto che si moltiplicano le adesioni da parte di importanti realtà aziendali italiane e straniere.

Il futuro di Zooppa. Se i numeri non sono un'opinione (oltre 23.000 utenti registrati e 330.000 Dollari assegnati) Zooppa è destinato ad un futuro davvero roseo. In chiave business la rilevanza strategica che può avere un progetto del genere è indiscutibile. La catena generatrice di valore è riassunta da Zooppa attraverso questa sorta di diagramma di flusso: IO ti do un MARCHIO → TU crei una PUBBLICITÁ → TU voti la MIGLIORE → IO ti PAGO.
Semplice e immediato, come tutte le iniziative che riscuotono un tale successo in così poco tempo.

Copyright immagine: Zooppa.com

lunedì 27 ottobre 2008

Festival della Scienza a Genova


Dal 23 Ottobre al 4 Novembre a Genova e altre località liguri (tra cui Sanremo) si svolge la sesta edizione del Festival della Scienza.

Ideato e organizzato dall'Associazione Festival della Scienza, in collaborazione con il Comune di Genova e con i partner fondatori Telecom Italia e Compagnia di San Paolo, il Festival punta a bissare il successo dell'edizione 2007, con più di 250 mila visite alla manifestazione e oltre 280 testate che ne parlarono su carta stampata, Internet, radio e tv.

Il programma è molto vario, infatti prevede circa 300 eventi e la partecipazione di un nutrito numero di ospiti nazionali e internazionali tra professori, ricercatori e scienziati.

Tema dominante di questa edizione è la diversità: sono 6 i percorsi incentrati su altrettanti aspetti della diversità che attendono i numerosi visitatori. Tra questi possiamo ricordare: la diversità della tecnologia, la diversità della mente, la diversità dei linguaggi, la diversità della vita, la diversità della materia , la diversità delle idee.

Ma perchè è stato scelto proprio questo argomento? La risposta l'ha fornita durante la Lectio Magistralis di apertura il famoso genetista Luigi Luca Cavalli Sforza, definendo la diversità come: "Spazio d'incontro tra i molteplici ambiti del sapere, risorsa da sfruttare per nuove contaminazioni tra discipline, motore della passione per la scienza; ma soprattutto, fulcro della storia umana".

Le modalità di avvicinamento dei visitatori ai vari percorsi saranno le più disparate: accanto alle tradizionali lezioni frontali e agli interventi di ricercatori, filosofi, scienziati e intellettuali, si terranno spettacoli multimediali, performance, ma soprattutto percorsi interattivi attraverso cui anche i visitatori più restii a qualsiasi forma di apprendimento che non sia ludica potranno "toccare con mano" la scienza e scoprirne meccanismi naturali e applicazioni tecnologiche.

Il Festival di quest'anno si caratterizza anche per l'internazionalità: è stata avviata una fitta serie di collaborazioni che interessa la città di Marsiglia (che sarà Capitale Europea della Cultura nel 2013), l'Europa (la prima edizione del Wonders/EUSCEA Science Festival) e soprattutto la Cina, paese ospite dell'edizione 2008 con un padiglione dedicato ai suoi segreti e alle sue tradizioni mediche e gastronomiche.

Per concludere, nell' augurarvi una buona visita al Festival della Scienza 2008, vi rimando al sito ufficiale della manifestazione dove potrete trovare altre informazioni utili: http://www.festivalscienza.it/.

lunedì 20 ottobre 2008

Privacy su internet seconda parte


Ci sono nuovi sviluppi riguardo alla privacy sul web:
Se l'articolo sul giornale The Independent (http://www.independent.co.uk/news/science/google-is-watching-you-450084.html) aveva alzato un gran polverone, facendo venire a galla le pratiche di registrazione dei dati personali del motore Google, l'episodio dell'uomo inglese che ha ucciso la moglie da cui si era appena separato, perchè su Facebook si dichiarava single e interessata a conoscere altri uomini, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L'incontro dei garanti della privacy di 70 Paesi (Italia compresa), riunitisi a Strasburgo, ha portato al divieto per i motori di ricerca di indicizzare le informazioni personali degli iscritti ai social network.
Fino ad oggi infatti, non serviva nemmeno essere iscritti a un servizio di social networking per apprendere i dati personali di colleghi, amici, amanti e così via.

Già in passato, vittima di queste pratiche non del tutto ortodosse, era caduto anche il fidanzato della figlia della candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Usa, Sarah Palin. Era bastato semplicemente comunicare agli amici di Facebook la gravidanza della compagna perchè i motori di ricerca, srupolosi, rivelassero al mondo la notizia.

Ma è stato proprio il gesto estremo dell'uomo inglese a convincere le autorità che era giunto il momento di prendere seri provvedimenti per la tutela delle informazioni personali presenti in rete e consultabili da chiunque.

Da questo momento solo chi fornirà il proprio consenso alla pubblicazione dei dati sensibili potrà essere indicizzato dai motori di ricerca, questo per non penalizzare i professionisti e le aziende che usano i social networks per sponsorizzare le loro attività.

lunedì 6 ottobre 2008

Su Facebook il cinema è gratis!


Film gratis su Facebook. L’accordo per la fornitura e distribuzione di contenuti video è in vigore da ieri e vede coinvolti Slide, popolare produttore di software e soluzioni informatiche per social network, assieme a Cbs Interactive, E! Entertainment, Comcast, Warner Bros. Rientra nella partita anche Hulu, portale video controllato dalla News Corp di Rupert Murdoch e da Nbc Universal.

Fun Space Channel, questo il nome della nuova piattaforma video, ha debuttato ieri su Facebook ma presto dovrebbero partire versioni simili su altre reti sociali.
Intanto, lo stringato comunicato con cui Slide ha reso nota la partnership non rivela i dettagli economici dell’operazione. Si sa solo che le compagnie coinvolte divideranno i ricavi pubblicitari, cercando di capitalizzare il crescente successo del web sociale e la consistente base clienti di Slide (solo su Facebook 20 milioni di utenti al mese), azienda fondata nel 2005 da Max Levchin di PayPal.

L’accordo di oggi segna un’ulteriore tappa del processo di avvicinamento tra media company e social network. Un cammino iniziato nel giugno 2006, con l’acquisizione di MySpace da parte del colosso News Corp e il successivo sviluppo di MySpace Music e MySpace Tv.
Lo scorso novembre, invece, era stato Bebo, social network dedicato agli under-30, ad annunciare il servizio Open Media, che ha portato gruppi come Cbs, Mtv Network, Bbc, Espn a fornire contenuti ai suoi oltre 40 milioni di iscritti.

Ora però, con l’ingresso di Slide-Facebook nel mondo del social entertainment, lo scenario pare delinearsi maggiormente. L’odierno accordo tenta di superare di slancio uno dei punti deboli dei social network, da sempre caratterizzati dalla cronica difficoltà di generare ricavi pubblicitari stabili (oltre che apprezzabili). Offrire gratuitamente cinema e televisione di qualità potrebbe essere la chiave di volta per attrarre pubblico, investitori e quindi denaro, sviluppando potenzialità economiche finora frenate da modelli di business confusi.

Fonte: Piero Babudro - Panorama
 
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