
Come sempre di frontiera: signore e signori, questo è Ray Kurzweil. Le previsioni dello studioso americano stanno rispettando la loro 'tabella di marcia': le macchine raggiungeranno livelli di Intelligenza Artificiale pari a quella umana entro il 2029.
Il brillante ingegnere crede che macchine e umani comunicheranno attraverso dispositivi impiantati nel corpo per aumentare intelligenza e salute: "saranno parte integrante della nostra civiltà", spiega, " nessuno afferma che ci sostituiranno".
Non sarà un passaggio traumatico per il genere umano, sarà semplicemente la coerente evoluzione di quel che sta avvenendo: "siamo già adesso la civiltà dell'integrazione uomo-macchina, e usiamo la tecnologia per espandere i nostri orizzonti fisici e mentali. Faremo solo una ulteriore estensione".
Uomini e macchine conviveranno pacificamente, il corpo e il cervello saranno potenziati da nano-robot integrati in esso, salute e longevità saranno a portata di mano. "Non sarà un'invasione aliena di macchine intelligenti che scalzeranno l'uomo dalla propria posizione", nessuna distopica autopoiesi delle macchine né competizione tra ecosistemi biologici e ecosistemi elettronici: le macchine saranno un supporto per l'uomo, i nanobot "ci renderanno più intelligenti, ci renderanno capaci di ricordare di più e meglio, ci proietteranno automaticamente in ambienti di realtà virtuale attraverso il sistema nervoso". Il Superuomo , l'ideale traguardo evolutivo tracciato dal filosofo tedesco Friedrich Nietzsche sta per diventare realta'? Per saperlo non resta che attendere il 2029.
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