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lunedì 20 ottobre 2008

Privacy su internet seconda parte


Ci sono nuovi sviluppi riguardo alla privacy sul web:
Se l'articolo sul giornale The Independent (http://www.independent.co.uk/news/science/google-is-watching-you-450084.html) aveva alzato un gran polverone, facendo venire a galla le pratiche di registrazione dei dati personali del motore Google, l'episodio dell'uomo inglese che ha ucciso la moglie da cui si era appena separato, perchè su Facebook si dichiarava single e interessata a conoscere altri uomini, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L'incontro dei garanti della privacy di 70 Paesi (Italia compresa), riunitisi a Strasburgo, ha portato al divieto per i motori di ricerca di indicizzare le informazioni personali degli iscritti ai social network.
Fino ad oggi infatti, non serviva nemmeno essere iscritti a un servizio di social networking per apprendere i dati personali di colleghi, amici, amanti e così via.

Già in passato, vittima di queste pratiche non del tutto ortodosse, era caduto anche il fidanzato della figlia della candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Usa, Sarah Palin. Era bastato semplicemente comunicare agli amici di Facebook la gravidanza della compagna perchè i motori di ricerca, srupolosi, rivelassero al mondo la notizia.

Ma è stato proprio il gesto estremo dell'uomo inglese a convincere le autorità che era giunto il momento di prendere seri provvedimenti per la tutela delle informazioni personali presenti in rete e consultabili da chiunque.

Da questo momento solo chi fornirà il proprio consenso alla pubblicazione dei dati sensibili potrà essere indicizzato dai motori di ricerca, questo per non penalizzare i professionisti e le aziende che usano i social networks per sponsorizzare le loro attività.

4 commenti:

gigicogo ha detto...

Mah!
E questa l'hai letta?
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80039

Andrea Bichiri ha detto...

Sì. Praticamente secondo loro siamo in una botte di ferro ma io escludo che il sistema sia così sicuro. Poi la soluzione di Pizzetti è alquanto scontata e banale: "usate pseudonimi" così chi ci trova più?

gigicogo ha detto...

fatti, il mio pseudonimo sarà "Pizzetti", che ne dici?

Andrea Bichiri ha detto...

Concordo! Ottima idea

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